Difficolta' di coppia e familiari
La famiglia è l'unità di base fondante della nostra evoluzione personale e sociale, luogo dove ha inizio la nostra esperienza del mondo, dei successi e dei fallimenti. Per questa ragione è anche il luogo in cui hanno origine le più importanti esperienze personali che ci faranno da bussola nel nostro futuro ciclo di vita.
Sulla scena contemporanea si percepiscono i mutamenti che hanno interessato le forme di famiglia nel corso degli ultimi decenni. Le situazioni che più si allontanano dalla nostra esperienza personale creano dissonanza, risultano spiazzanti e possono stimolare incomprensioni e ostilità, eppure nel tempo la cosiddetta 'famiglia normale' è cambiata costantemente. Oggi, ad esempio, sono frequente bersaglio dell'ostilità le coppie omosessuali laddove alcuni decenni addietro lo erano gli sposati-divorziati e le coppie di fatto.
Accompagnamento della coppia in situazione di crisi coniugale: quando il terzo entra nella coppia
Spesso i partner entrano in crisi a causa dell'intrusione di un terzo nello spazio relazionale del 'noi' di coppia. A volte si tratta di un tradimento vero e proprio: compaiono un lui o una lei; altre volte invece il tradimento avviene in modo 'mascherato', ad esempio con l’intrusione di genitori e suoceri nella coppia – spesso appena formatasi – che necessita di uno spazio privato per costruire e/o consolidare la propria identità. Può capitare che un genitore non accetti che un figlio/a si leghi con un partner formando una nuova famiglia o, viceversa, un figlio può non riuscire a staccarsi dai propri genitori. Si può 'tradire' anche dedicandosi esclusivamente ai figli, oppure vivendo per il lavoro. Si tratta sempre di 'tradimenti' mascherati sia pure supportati da buone intenzioni. E’ importante sottolineare che le crisi coniugali non sono mai riconducibili ad un'unica causa: il malessere, la rabbia repressa, i non-detti, le incomprensioni si accumulano nel tempo e diventano l'esplosivo di una – a volte deflagrante – crisi coniugale. Tra i segnali di allerta più frequenti delle crisi incipienti vi sono le difficoltà sessuali; queste possono sfociare in sintomi quali mancanza di desiderio sessuale, vaginismo, impotenza, eiaculazione precoce, etc... nelle quali le determinati fisiologiche hanno un ruolo predisponente. Lo Studio Barrili si rivolge a tutte queste situazioni di crisi coniugale, aiutando i partner a dispiegare la complessa matassa delle loro difficoltà ma anche, soprattutto, aiutando i partner a ricordare quanto sia importante rivolgere l’attenzione ai propri figli. Spesso infatti gli adulti, occupati a gestire i propri conflitti coniugali e/o generazionali, possono non accorgersi che stanno presentando ai propri figli il modello a cui questi si ispireranno e faranno riferimento per la costruzione delle loro relazioni extra-familiari.
Accompagnamento della coppia nella separazione e/o nel divorzio
Quando la coppia, spesso solo uno dei partner, ha maturato la decisione di separarsi, diventa importante per i coniugi avere la possibilità di comprendere quanto sta accadendo, per poter giungere al momento della separazione nel modo meno conflittuale e meno doloroso possibile. Per il partner che subisce tale decisione tutto appare improvvisamente incerto, insicuro, minaccioso; il mondo che fino a poco prima era conosciuto ora non è più familiare, è come se mancasse la terra sotto i piedi, tutto intorno si fa buio e il buio, si sa, fa paura. La rottura di una relazione quindi porta a vivere emozioni sicuramente molto intense. Il nostro Studio si prende carico di tale importante momento, aiutando i partner a ricordare che la separazione che stanno vivendo non riguarda solo loro due ma anche e soprattutto gli eventuali figli. Si tratta di dare aiuto e sostegno non solo alla coppia marito – moglie ma anche alla coppia mamma – papà. È fondamentale che i partner possano arrivare alla separazione – quando avvertono che il legame coniugale non esiste più o che il conflitto è insanabile – consapevoli che questa non deve interferire con i rispettivi ruoli e responsabilità genitoriali che restano in essere. L'aiuto e il sostegno è volto ad evitare i danni causati dallo schierarsi dei figli contro un genitore; ma anche che i figli diventino vittime della separazione conflittuale, involontari intermediari portatori di messaggi di rabbia e di sconforto, a volte testimoni di violenza fisica e psichica. Lo Studio accompagna la coppia senza figli che decide di separarsi, aiutando i partner a comprendere le cause profonde che hanno portato alla fine della relazione. Una mediazione tra le rabbie, i rancori, le sofferenze, le lotte che non vedono mai dei vincitori ma solo dei vinti, dando la possibilità di volgere lo sguardo al passato non solo con amarezza e delusione ma riconoscendo anche le cose buone che han saputo donarsi. In tale percorso di professionisti dello Studio sostengono tutti i membri della famiglia nel superamento delle ferite passate e attuali, con l’obiettivo di evitare di ripetere in futuro gli errori commessi, affinché tutti, genitori e figli, possano ricominciare ad esplorare nuovi percorsi di vita.
Difficolta' dei genitori separati e divorziati nel ricostituire nuove famiglie con figli nati in diversi nuclei familiari d'origine
In Italia nel 2011 per ogni 1000 matrimoni si contano 311 separazioni e 182 divorzi di cui nel 60% dei casi si tratta di coppie con figli. Il 30% dei divorzi è segnato dal conflitto di coppia. Circa una famiglia italiana su tre è composta da genitori usciti da precedenti matrimoni/convivenze che hanno deciso di ricostituire un nuovo nucleo familiare in cui sono presenti anche i figli nati dalla precedente unione, una sfida alla complessità delle nuove forme di famiglia a cui la società non è ancora pienamente preparata. Un contesto ricco di relazioni e risorse ma dove i confini gerarchici sono sfumati e vedono gli adulti nel difficile ruolo di educatori depotenziati rispetto ai genitori naturali con sviluppo di inevitabili tensioni. Per evitare di mettere a rischio di rottura le delicate situazioni relazionali lo Studio si pone il delicato e auspicato traguardo di rendere tutti partecipi della costruzione dei nuovi nuclei famigliari, all’interno dei quali i figli delle diverse unioni possano crescere sereni. Dare la possibilità alle nuove famiglie di far sentire tutti – figli e genitori –“accolti”, dove ognuno contribuisce con responsabilità alla realizzazione di una 'casa-sufficientemente-buona' in cui vivere e crescere sereni, dove gli adulti possano affrancarsi dalle relazioni passate e investire con fiducia su quelle presenti.
Supporto alla coppia nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita
Nonostante i fattori psicologici influenzino pesantemente lo stress assimilabile all'esperienza di infertilità, i trattamenti di PMA sono incentrati sulla ricerca e la rimozione degli ostacoli fisiologici alla procreazione in un'ottica meccanicistica. I soggetti vengono a trovarsi esposti ai rischi di accanimento terapeutico che inevitabilmente comportano rilevanti danni psichici, anche nei casi di successo terapeutico. Il benessere psichico individuale e di coppia è invece una condizione essenziale da preservare, perché la coppia possa creare uno spazio mentale dove il desiderio di un bambino sia vissuto in modo equilibrato e venga protetta dall'ansia e dalla depressione inevitabili di fronte agli immancabili insuccessi. Come equipe lo Studio collabora con diverse figure professionali, medici, ginecologi, nutrizionisti per affrontare il problema dell'infertilità con un approccio multidisciplinare, dando il giusto peso anche alla prevenzione. La nostra attenzione è rivolta a tutti i fattori che riducono la fertilità potenziale, in questo rispettando alla lettera lo spirito ed il testo dell'art.1 della legge 40/2004 “l'accesso ai trattamenti di PMA è consentito solo qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci nel rimuovere le cause di sterilità o infertilità”. La nostra proposta è stata sviluppata avendo come riferimento le “Guidelines for Counselling in Infertility” (“Linee Guida per la Consulenza nell’Infertilità”) elaborate dal gruppo d’interesse psicologico della ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology).
Difficolta' dei soggetti e delle famiglie LGBT, coppie omosessuali e Famiglie Arcobaleno
Quando si parla di orientamento omosessuale si intende riferirsi a persone che provano attrazione in modo preponderante od esclusivo per persone dello stesso genere. È bene ricordare che la ricerca di rapporti affettivi e sessuali è frutto di una pulsione interna personale, non è una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze. Dal 1987 l'omosessualità è stata rimossa dal DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), dal 1990 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce l'omosessualità come “una variante naturale del comportamento sessuale umano”. Il tema degli orientamenti sessuali è purtroppo inquinato da uno scontro morale-ideologico che rende più difficoltoso un lavoro clinico mirato al benessere della persona dal momento che non ha soltanto risvolti intrapsichici ma anche relazionali. L'orientamento eterosessuale è maggioritario pertanto tende a non essere causa di problemi sociali, gli altri orientamenti (LGBT per semplificare) sono espressione di una minoranza e per questa ragione entrano in collisione con la difficoltà a cui i gruppi maggioritari vanno sempre incontro di fronte alla diversità e alla necessità di riconoscerne pari dignità. In effetti, l'orientamento non eterosessuale (il cui confine non è comunque netto) può essere causa di grave disagio sopratutto a causa del timore che il coming-out (il dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale) possa essere causa di isolamento sociale e familiare, si tratta di situazioni che espongono ad elevato rischio anticonservativo specie fra gli adolescenti. L’intervento del nostro Studio è indirizzato pariteticamente sia all'individuo sia alla famiglia con l'obiettivo di armonizzare in modo sintonico tutti gli aspetti psico-socio-relazionali. A fronte invece di un disturbo dell'identità di genere (transessuale, transgender, etc...) se il soggett* manifesta il desiderio di procedere con una Riassegnazione Chirurgica del Sesso, i professionisti dello Studio Barrili l* aiutano ad attivarsi presso le strutture pubbliche specialistiche. Verrà privilegiata e incentivata la comunicazione con i famigliari cercando di aiutarli a comprendere le difficoltà cui sta facendo fronte il loro famigliare.
Sostegno alle vittime di violenza psichica e fisica, maltrattamento e abuso, gaslighting, stalking e mobbing.
Sostegno agli abusanti che riconoscono di essere in distonia con la propria aggressivita' e vorrebbero poterla comprendere, controllare e superare
Viviamo in un contesto sociale e culturale nel quale c'è ancora molta strada da fare per far prevalere la cultura dell’inviolabilità, del rispetto, della libertà e della dignità delle donne. La violazione dei diritti umani universali sanciti dall'ONU, del diritto alla vita, alla inviolabilità, alla libertà da ogni forma di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica esercitata contro le donne nella vita pubblica e privata; le minacce di tali atti, le persecuzioni e la violenza subita o assistita, tutto ciò comporta oltre alla violazione di norme penali anche gravi danni alla salute fisica, psichica e sociale. Il lavoro più delicato è sostenere le vittime nel riconoscimento e nella presa di consapevolezza di essere tali incolpevolmente – giacché nessuna colpa giustifica l'umiliazione e la violenza – di avere il diritto e infine anche il dovere di fermare la violenza superando il senso di vergogna che impedisce loro di denunciarla. Il senso di vergogna è particolarmente forte quando si subisce da un marito, un padre, un fratello, un cognato o un amico di famiglia, ma il violento fa leva proprio su questo senso di vergogna per continuare ad agire impunito. In alcuni casi gli abusanti riescono a comprendere che con i propri agiti sono causa di sofferenza per il partner e di violare precise norme giuridiche, non approvano i propri agiti aggressivi ma nonostante ciò non riescono a frenarli. In tali casi può avere inizio un lavoro che aiuti a comprendere e rispettare le ragioni reciproche, a ristabilire un dialogo relazionale laddove possibile proteggendo entrambi – ma anche i loro figli e familiari – dai gravissimi danni che possono derivare dal mancato controllo degli impulsi distruttivi.